Sostenibilità al Festival Internazionale dell’Ingegneria
Dal 19 al 21 settembre, torna il Festival Internazionale dell’Ingegneria del Politecnico di Milano, un’occasione unica per scoprire come la ricerca scientifica e la tecnologia possano contribuire in modo concreto alla costruzione di un futuro più sostenibile. Per tre giorni, i campus di Leonardo e Bovisa si trasformeranno in spazi aperti alla cittadinanza, ospitando incontri, laboratori, talk, esperienze immersive e attività pensate per tutte le età.
Al centro dell’edizione 2025 c’è il tema “Technology for Humanity”, un invito a riflettere sul ruolo dell’ingegneria come motore di cambiamento positivo, capace di affrontare le grandi sfide ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo.
Tra i vari percorsi tematici del Festival, l’area GROW sarà interamente dedicata alla sostenibilità: qui si parlerà di risorse naturali, energia, gestione dei rifiuti, materiali innovativi, infrastrutture per la salute, intelligenza artificiale al servizio dell’ambiente, città verdi e molto altro.
Il pubblico potrà visitare laboratori di ricerca all’avanguardia, osservare da vicino tecnologie per il riuso dell’acqua e il recupero dei materiali, scoprire le nuove frontiere dell’edilizia sostenibile e dell’economia circolare, ma anche riflettere sul rapporto tra innovazione e inclusione, grazie a progetti che mettono la tecnologia al servizio delle persone, in particolare quelle più vulnerabili.
La sostenibilità non sarà solo un contenuto, ma anche un metodo: i format proposti stimoleranno la partecipazione attiva dei visitatori – adulti, bambini e ragazzi – attraverso workshop, giochi educativi, dimostrazioni e momenti di confronto aperto.
Ad aprire simbolicamente il Festival sarà la serata inaugurale “AI Against Injustice – L’ingegneria tra dati, ambiente e diritti”, un dialogo tra scienza, impresa, spazio e giustizia sociale. Un confronto tra voci autorevoli – tra cui Brunello Cucinelli, Rossella Miccio, Ersilia Vaudo e Massimo Sideri – guidato da Giuseppe De Bellis (Sky TG24), per riflettere su come l’ingegneria possa diventare un argine concreto contro le ingiustizie del nostro tempo: dall’accesso diseguale alle risorse alla crisi climatica, dalla trasparenza dei dati alla tutela dei diritti fondamentali.
Perché l’ingegneria non è solo calcolo e progetto: è visione del mondo.
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