Skip to main content Skip to page footer

Primo laboratorio POLIS, Università dei Bambini

Ha preso il via, presso il Polo territoriale di Lecco, la sesta edizione dell’Università dei Bambini POLIS - La città sostenibile. Più di cento alunni delle quinte elementari hanno partecipato al laboratorio “IO con, IO senza” dedicato ai temi della disabilità e dell’inclusione. Attraverso giochi interattivi, i bambini hanno compreso l'importanza della fiducia e del sostegno reciproco in situazioni di difficoltà.

Data di pubblicazione

Ha preso il via, presso il Polo territoriale di Lecco, la sesta edizione dell’Università dei Bambini POLIS - La città sostenibile, un’iniziativa resa possibile grazie al patrocinio di Fondazione Cariplo e al supporto di Rotary Club Lecco. Protagonisti di questo primo appuntamento sono stati 101 alunni delle quinte classi delle scuole primarie "A. Carducci", "T. Tarelli" e "C. Battisti", che hanno intrapreso il loro speciale percorso di laurea. Carichi di entusiasmo, i piccoli studenti hanno partecipato al laboratorio inaugurale intitolato “IO con, IO senza. Le fortune che non so di avere”, guidato da Matteo Polvara e Marta Stamerra dell'Associazione TRAMM - Arte, Eventi e Formazione di Garlate. I temi centrali dell’incontro sono stati la disabilità, l'inclusione e le barriere architettoniche.

Ad aprire la giornata è stato Matteo Polvara, nelle vesti del "Signor Perché", un personaggio che rappresenta un docente universitario capace di rispondere alle grandi domande dei bambini, stimolando la loro curiosità in modo coinvolgente. Nel suo intervento, il Signor Perché ha parlato dell'importanza dei cinque sensi, invitando i bambini a riflettere su cosa accadrebbe se uno di loro venisse a mancare e su come la vita quotidiana possa risultare difficile per chi vive con una disabilità. Si è discusso anche di come la tecnologia possa essere un valido supporto per migliorare l'accessibilità. Successivamente, è stato il momento delle attività pratiche che hanno coinvolto i bambini in esperienze dirette: attraverso giochi interattivi, hanno provato a muoversi bendati, con le orecchie coperte o su una sedia a rotelle, imparando a superare le barriere fisiche e a fare affidamento sugli altri. Questi esercizi hanno aiutato i piccoli partecipanti a comprendere l'importanza della fiducia e del sostegno reciproco in situazioni di difficoltà. 

Al termine del laboratorio, ogni bambino ha ricevuto la firma sul proprio libretto universitario, un simbolico passo verso il traguardo della laurea, che rappresenta non solo un'opportunità di apprendimento, ma anche un'esperienza di crescita umana e civica.