Skip to main content Skip to page footer

L'acqua che beviamo in Università è sicura? Il monitoraggio periodico garantisce sicurezza a tutti gli utenti Polimi

Il Politecnico sta investendo risorse per aumentare la disponibilità di rubinetti più alti nei bagni, che consentano di riempire facilmente le proprie borracce personali.

Data di pubblicazione

Ricorrere sempre meno all’acqua confezionata in bottiglie di plastica, richiede la possibilità di utilizzare “fonti” d’acqua alternative.  
Proprio per questo il Politecnico sta investendo risorse per aumentare la disponibilità di rubinetti più alti nei bagni, che consentano di riempire facilmente le proprie borracce personali. Qui è disponibile la mappa con gli erogatori d'acqua; inoltre, si prevede di integrare a breve anche poliMaps e PolimiApp, riportando l’ubicazione di tutti gli erogatori d’acqua pubblica presenti nei campus.  

Il  progetto è in linea con le indicazioni del Piano Strategico di Sostenibilità dell’Ateneo, che ha individuato diverse azioni per contribuire alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU (in particolare, in questo caso, gli Obiettivi 6, 11 e 12).  
Al contempo, è fondamentale garantire la qualità e sicurezza dell’acqua erogata all’interno dei campus, come previsto dal DLGS n. 18 del 23 febbraio 2023 (e dal DLGS n. 81/2008)
L’Ateneo ha definito un piano di auto-controllo e individuato 180 punti di campionamento dove vengono effettuati prelievi e analisi periodiche in vari edifici della rete idrica interna in tutti i Poli territoriali dell’Ateneo.  

Quali parametri vengono esaminati? 

Nel periodo compreso tra novembre 2024 e gennaio 2025, sono stati eseguiti quasi duecento campionamenti nei bagni di diversi edifici e in alcune residenze universitarie.   
I parametri esaminati, microbiologici e chimici, prevedono la rilevazione di eventuali Enterococchi intestinali, Escherichia coli, batteri coliformi, conteggio colonie a 22°C, legionella, pH, conduttività, torbidità, Piombo e, in alcune sedi, anche altri parametri quali Nichel, Cromo, Ferro; solventi organici ecc..  
I risultati delle analisi condotte da laboratori accreditati sono conformi: l’acqua erogata è buona e sicura. Per quanto riguarda gli erogatori collocati accanto ai distributori automatici di bevande la sanificazione e le attività di manutenzione sono a carico dell’azienda fornitrice; anche l’acqua erogata da questi beverini è sottoposta a controlli periodici. 
Possiamo pertanto riempire le nostre borracce senza alcun timore.  

La pulizia della borraccia influisce sulla qualità dell’acqua?

Certamente! Mantenere pulita la borraccia è fondamentale per preservare la qualità dell’acqua che beviamo. Per garantire che l’acqua nella borraccia sia sicura occorre seguire alcune semplici regole di pulizia e manutenzione. 
A tale proposito, ricordiamo la guida realizzata da esperti nell’ambito del progetto BeviMi: “Beviamo in Sicurezza l’Acqua del Rubinetto. Vademecum sull’uso, manutenzione e igiene delle nostre borracce”, a cura di CICMA, Istituto Superiore di Sanità, Università Cattolica del Sacro Cuore (Sede di Roma). Conoscere le caratteristiche dei materiali con cui sono realizzate le borracce è fondamentale per la loro corretta manutenzione e assicurarci in tal modo un’acqua, soprattutto in estate, ma non solo, con adeguati livelli di sicurezza, igiene e qualità.