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Il Politecnico ottiene la certificazione della parità di genere

A dicembre 2024, il Politecnico di Milano ha ottenuto la certificazione per la parità di genere secondo la norma UNI/PdR 125:2022, diventando la prima università STEM e uno dei primi enti pubblici a raggiungere questo traguardo.

Data di pubblicazione

Certificazione per la parità di genere

A dicembre del 2024, il Politecnico di Milano ha raggiunto un traguardo significativo ottenendo la certificazione per la parità di genere secondo la norma UNI/PdR 125:2022. Questo riconoscimento, che arriva alla fine di un percorso intrapreso per volontà della governance dell’Ateneo, premia le politiche e le iniziative sviluppate nel corso degli anni per promuovere l’inclusione e l’equità. 

L’interesse ad intraprendere il percorso per la certificazione è nato nell’ambito del Cantiere delle Politiche di Genere e Inclusione e ha portato il Politecnico ad essere la prima università di area STEM, e uno dei primi enti pubblici ad ottenere la certificazione per la parità di genere, che è ad oggi più diffusa in ambito aziendale.  

Aree di valutazione

La prassi, che si inserisce nel quadro degli obiettivi di sostenibilità previsti dal PNRR, ha valutato l’efficacia delle azioni intraprese fino ad oggi in sei aree, che sono rappresentative delle dimensioni secondo le quali un’organizzazione deve impegnarsi per essere inclusiva e rispettosa dei suoi dipendenti, che nel caso dell’Ateneo comprendono il personale docente e tecnico amministrativo.  

Nell'ambito della Cultura e strategia, non solo è stato considerato lo sviluppo del Gender Equality Plan e del Bilancio di Genere, ma anche tutte le attività di sensibilizzazione, di condivisione, di formazione e di empowerment femminile.  

È stato riconosciuto l’impegno anche in ambito di Tutela della genitorialità, grazie agli investimenti, ormai consolidati, in una serie di servizi a supporto dei genitori e della cura delle persone, come il programma People Care, il nido aziendale, il servizio di baby-sitting, i campus estivi e altre iniziative mirate.  

Nell’area della conciliazione vita-lavoro è stato considerato l’approccio focalizzato sul raggiungimento degli obiettivi piuttosto che sul controllo della presenza, mentre sul tema della Governance è stata valutata la rilevanza che le donne hanno negli organi decisionali dell'Ateneo.  

Sono state inoltre valorizzate tutte le azioni intraprese dall’Ateneo in ambito di Processi di recruitment, Opportunità di crescita e inclusione delle donne nell’Ateneo e di Equità remunerativa.  

L’ottenimento della certificazione è stato possibile anche grazie a una solida e chiara organizzazione interna e un grande lavoro di sistematizzazione delle attività già esistenti all'interno dell'Ateneo, che si è tradotto in un importante investimento di competenze, servizi e tempo dedicato a queste attività.  

Nuovi obiettivi

Questo significativo risultato non solo ha permesso di consolidare e di confermare la maturità dell’Ateneo sul tema in un contesto internazionale e riconosciuto da RINA – ente di certificazione riconosciuto a livello internazionale – ma ha anche consentito di evidenziare i margini di miglioramento, offrendo maggiore consapevolezza su dove indirizzare risorse e competenze.  

I prossimi passi, necessari per mantenere nel tempo la certificazione, si sono tradotti nello sviluppo del Piano d’Azione per la parità di genere 2024-26, allineato al Gender Equality Plan. In questo documento, oltre che mantenere e rinnovare gli impegni perseguiti, come il rafforzamento dei servizi e delle iniziative di ascolto dei bisogni, si delineano nuovi obiettivi.  

Nell’ambito dell’Equità salariale si intende predisporre un’analisi annuale per monitorare che non vi siano interferenze tra genere, età, e andamento delle valutazioni comportamentali che incidono sulla premialità.  

Rispetto ai temi relativi alla selezione e al reclutamento, si intende rafforzare le iniziative di Employer Branding, orientate a promuovere gli ambiti della Value Proposition relativi ai temi dell’inclusione e della parità di genere.  

Per migliorare ulteriormente nell’ambito del Work life balance si intende invece rafforzare le linee guida comportamentali per la gestione delle riunioni, garantendo che siano tenute in orari compatibili con la conciliazione dei tempi di vita familiare e personale.  

Per quanto riguarda la Prevenzione delle molestie e degli abusi fisici, verbali e digitali, si mira alla realizzazione di una survey da sottoporre ai dipendenti dell’Ateneo, con conseguente analisi dei risultati e l’adozione di eventuali azioni correttive. Inoltre, saranno organizzati corsi di formazione e sensibilizzazione specifici sul tema delle discriminazioni e delle molestie di genere, rafforzando ulteriormente la cultura del rispetto e dell’inclusione all’interno dell’Ateneo.  

L'ottenimento della certificazione per la parità di genere e il suo Piano d’Azione rappresentano quindi un ulteriore passo avanti per un Ateneo che si pone sempre più come esempio di innovazione non solo tecnologica, ma anche sociale e culturale.