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Il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025

Ricerca, formazione e dialogo: il Politecnico di Milano ha portato al Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025 idee e iniziative per affrontare le sfide della transizione ecologica.

Data di pubblicazione

Dal 7 al 23 maggio si è svolto il Festival dello Sviluppo Sostenibile 2025, la più grande iniziativa italiana dedicata alla promozione della cultura della sostenibilità e alla diffusione dei contenuti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Promosso da ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, il Festival è giunto quest’anno alla sua nona edizione, con centinaia di eventi in tutta Italia tra incontri, mostre, laboratori e momenti di confronto tra istituzioni, imprese, università e società civile.

Perché partecipiamo

La partecipazione del Politecnico di Milano al Festival nasce dalla volontà di rafforzare il proprio ruolo come attore attivo nel promuovere la transizione sostenibile, attraverso la ricerca scientifica, la formazione e il dialogo con il territorio. Il Festival rappresenta per l’Ateneo un’occasione preziosa per condividere esperienze, progetti e visioni, contribuendo a sensibilizzare le comunità su temi urgenti come il cambiamento climatico, la biodiversità, l’economia circolare e l’inclusione sociale.

L’edizione 2025

Anche quest’anno il palinsesto dell’Ateneo dedicato al Festival ha incluso un ricco programma di iniziative promosse dai Dipartimenti, dai Poli Territoriali e dagli spazi Off Campus.

All’Off Campus Nolo, l’evento per bambini "Biomaterials Lab" in collaborazione con ilVespaio ETS e la mostra di oggetti realizzati con scarti agricoli e alimentari hanno mostrato come i rifiuti alimentari possano essere risorse preziose per la creazione di nuovi materiali biodegradabili e di nuovi prodotti.

I gruppi di ricerca Innovation & Strategy e Food Sustainability Lab, insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna e al centro NBFC, hanno lanciato la prima edizione dell’Osservatorio Innovazione per la Biodiversità, nato per favorire il trasferimento tecnologico e valorizzare le aziende impegnate nella tutela della biodiversità.  

All’Off Campus Cascina Nosedo, in collaborazione con realtà locali, si è tenuta una giornata dedicata al progetto VITO – Vivaio Sociale per la Transizione Ecologica, con seminari sul compostaggio e laboratori per l’avvio di un orto per la coltivazione di piante da semenze antiche.  

Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale ha promosso il contest "La mia scuola sostenibile", rivolto agli studenti delle scuole superiori, per proporre idee volte a rendere gli istituti scolastici più sostenibili, efficienti e inclusivi.

Al Polo Territoriale di Mantova, insieme all’Associazione Prati Stabili della Valle del Mincio, si è tenuto un seminario sulle strategie di governance per la tutela della biodiversità. In un altro evento, promosso con diversi atenei e la Fondazione UniverMantova, si è affrontato il tema della sostenibilità nella didattica, ricerca e innovazione.

Il palinsesto ASviS

Il Politecnico ha inoltre preso parte agli eventi nazionali promossi direttamente da ASviS, contribuendo al dibattito pubblico su temi centrali della transizione.

In occasione dell’evento inaugurale del Festival il 7 maggio a Milano, "Sostenibilità o competitività? Un falso dilemma", il Politecnico, rappresentato dal professor Mario Calderini, ha partecipato alla riflessione su come la sostenibilità rappresenti oggi una leva fondamentale per la crescita delle imprese. L’evento ha visto anche la presentazione del nuovo Rapporto di Primavera ASviS–Oxford Economics, che delinea scenari di medio-lungo termine per Italia ed Europa in chiave sostenibile.

Il 19 maggio, a Bologna, durante l’incontro "Distretti e filiere sostenibili e resilienti per lo sviluppo dell’Italia", si è discusso di modelli produttivi responsabili e competitivi, con particolare attenzione alle filiere industriali e agroalimentari. Il contributo del mondo accademico, incluso quello del Politecnico rappresentato dal professor Marco Taisch, è stato parte del confronto sulla capacità di costruire sistemi locali capaci di tenere insieme sviluppo economico, resilienza e riduzione delle disuguaglianze.