In che modo i progettisti possono affrontare la natura auto-organizzativa emergente dei complessi ambienti urbani? Designing the Complex City evidenzia come sia l'eccesso che la mancanza di controllo progettuale possano contrastare la vivace complessità delle città, la loro capacità di adattamento e di evoluzione. Utilizzando concetti chiave del pensiero sistemico, delle scienze della complessità, delle scienze della vita, delle scienze cognitive e delle scienze sociali, il libro delinea un approccio sistemico alla progettazione spaziale volto a potenziare le diverse discipline della progettazione spaziale per guidare le trasformazioni emergenti specifiche di un luogo senza determinarne eccessivamente il risultato formale. Una serie di casi di studio eterogenei, sviluppati su scale diverse, mostra come l'adozione di un approccio progettuale incarnato, aperto, sensibile al contesto, incrementale e adattivo non metta in discussione la rilevanza delle competenze specifiche dei progettisti nel plasmare la struttura fisica delle città, ma possa piuttosto aumentare il loro potenziale di intervenire efficacemente nei complessi cicli adattivi del degrado urbano e dell'autorigenerazione.