Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio

Anno accademico: 2024/2025

Durata del corso: 3 anni

Campus

Milano Leonardo

Lingua

Italiano

Obiettivi formativi

Gli ambiti disciplinari dell'Ambiente e del Territorio riguardano in primo luogo, il contesto conoscitivo degli spazi in cui viviamo, delle risorse che utilizziamo (acqua, aria, suolo, flora e fauna) e dei processi che ne governano le alterazioni e le caratteristiche, in modo da poterne prevedere l'evoluzione, il possibile degrado e i potenziali rischi per la società che in tali spazi e con tali risorse conduce la propria vita.

La soluzione dei problemi relativi all'organizzazione e alla difesa del territorio, alla gestione delle risorse naturali, alla protezione e al ripristino della qualità dell'ambiente richiede ingegneri con una preparazione specifica, finalizzata a individuare e formulare interventi sia tattici (prevenzione e gestione delle emergenze, per esempio) che strategici (sviluppo delle tecnologie di risanamento e pianificazione dell'uso del territorio e delle sue risorse).

Il Corso di Studi in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio si propone quindi di formare ingegneri dotati di una preparazione interdisciplinare, con adeguate capacità di analisi dei fenomeni ambientali e territoriali e di progettazione delle opere e degli interventi necessari a risolvere le problematiche connesse all'interazione tra l'uomo e l'ambiente che lo circonda. Il percorso complessivo degli studi fornisce una visione completa delle principali problematiche connesse alla salvaguardia dell'ambiente e, in questo ambito, di sviluppare capacità applicative di strumenti di simulazione, ottimizzazione e progettazione di opere, interventi e politiche efficienti.

Il percorso didattico si sviluppa attraverso un nucleo comune di insegnamenti, ritenuti necessari per affrontare problemi di analisi dei processi ambientali e territoriali alle diverse scale spaziali e temporali. In particolare, è previsto un gruppo di corsi per acquisire solide conoscenze delle discipline formative dell'ingegneria di base, quali l'analisi matematica, la geometria, la fisica, l'informatica e la chimica, e un ulteriore nucleo comune di insegnamenti caratterizzanti, indispensabili alla formazione di un ingegnere ambientale. Il nucleo comune di insegnamenti è integrato da un insieme di corsi finalizzati all'acquisizione delle conoscenze che caratterizzano la base dei diversi settori di competenza: protezione del territorio dal rischio idrogeologico, pianificazione territoriale, gestione delle risorse naturali, progettazione di sistemi informativi per l'ambiente, progettazione di sistemi per la prevenzione di fenomeni d'inquinamento di acqua, aria e suolo e il loro risanamento. Gli insegnamenti sono organizzati in modo da consentire agli studenti di approfondire le loro conoscenze prendendo contatto con la realtà professionale, sia mediante appositi laboratori didattici che tramite visite tecniche a impianti e industrie. È anche prevista la possibilità di svolgere stage e attività di tirocinio durante l'ultimo anno di studi.

Sbocchi professionali

La formazione multidisciplinare del laureato in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio gli consente di trovare impiego presso una molteplicità di ambiti lavorativi, dalla consulenza ambientale, agli studi e società di ingegneria, fino agli enti pubblici, in una prospettiva di economia circolare sostenibile.

Le attività del laureato in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio variano in funzione dell’ambito lavorativo specifico, anche in considerazione del fatto che, previo superamento dell'Esame di Stato, i laureati possono iscriversi alla Sezione B dell'Albo dell'Ordine degli Ingegneri.

Esempi di attività, senza pretesa di esaustività, riguardano: la redazione di bilanci e piani di qualità ambientale e piani per l’uso sostenibile delle risorse; la valutazione di impatto ambientale; la progettazione e gestione di opere di risanamento ambientale e protezione del territorio naturale e costruito, di processi e impianti di disinquinamento e di recupero di energia e materiali dagli scarti; lo sviluppo di strumentazione ambientale e di sistemi e reti di monitoraggio.

Formazione successiva

Il titolo di laurea consente l'accesso alla laurea magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, che prevede lo sviluppo di una formazione specialistica finalizzata ad approfondire ed acquisire competenze in ambiti specifici nei diversi settori di interesse. L'accesso alla laurea magistrale è subordinato ad alcuni vincoli regolamentari stabiliti dalla Scuola di Ingegneria Civile, Ambientale e Territoriale e pubblicati sul sito web della Scuola stessa. Previa valutazione del curriculum formativo, il laureato in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio può anche proseguire gli studi in settori affini, come indicato nella guida alle lauree magistrali, o in Master di 1° livello.

Ulteriori informazioni

Materiale di approfondimento


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