16.02.202312:30

Un nuovo strumento ottico per decodificare il codice elettrico dei batteri

Nuovi approcci per lo studio della resistenza antimicrobica e lo sviluppo dell’efficacia dei farmaci


Un nuovo strumento ottico ci aiuterà a svelare i segreti dei segnali elettrici dei batteri, aprendo la strada a nuovi studi sulla resistenza antimicrobica, sull'efficacia dei farmaci e sul controllo delle infezioni.

Come i neuroni, i batteri utilizzano i canali ionici per elaborare le indicazioni ambientali e comunicare tra loro attraverso veri e propri segnali elettrici. Ora gli scienziati hanno appena scoperto uno strumento in grado di modulare tali segnali, offrendo nuovi approcci per lo studio e il controllo delle cellule batteriche.

Oggi, in uno studio pubblicato su Advanced Science, gli scienziati del Politecnico di Milano e dell'Università di Warwick hanno realizzato un importante passo avanti nel campo dell'elettrofisiologia batterica.

Il team ha utilizzato una sostanza chimica fotosensibile in grado di fondersi alla membrana dei batteri, l'azobenzene (Ziapin2), per modulare il potenziale elettrico di membrana delle cellule batteriche utilizzando la luce.

Questo strumento ha il potenziale di controllare e comprendere molti fenomeni microbici e aprire la strada a nuovi approcci per lo studio e il controllo di vari processi batterici, dalla minaccia globale della resistenza antimicrobica a un migliore sviluppo dell'efficacia dei farmaci.

Giuseppe Paternò, ricercatore del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, spiega:

L'introduzione di metodi di stimolazione ottica nei batteri può potenzialmente aprire nuovi entusiasmanti percorsi di ricerca. Oltre ad affrontare l'urgente problema della resistenza antimicrobica, questo approccio può essere sfruttato per costruire ibridi batterici in grado di percepire la luce e svolgere compiti utili, come la somministrazione di farmaci in punti del corpo difficili da raggiungere.

Fondazione Cariplo ha partecipato al finanziamento dello studio.

Per saperne di più
Lo studio online
Life Sciences @polimi