09.03.202310:00

La guerra in Ucraina potrebbe scatenare nuova corsa alla terra

Un’ipotesi che potrebbe impattare su ambiente, comunità locali e approvigionamento alimentare


A un anno dall’inizio del conflitto in Ucraina, i ricercatori Maria Cristina Rulli del Politecnico di Milano, Jampel Dell'Angelo della Vrije Universiteit di Amsterdam, e Paolo D'Odorico della University of California at Berkeley hanno esaminato sulla prestigiosa rivista Science il potenziale impatto dell’invasione sull'agricoltura e sui mezzi di sussistenza rurali nei paesi in via di sviluppo.

Nelle precedenti crisi globali dell'approvvigionamento alimentare, i picchi nei prezzi dei prodotti alimentari e dell'energia sono stati seguiti da nuove ondate di investimenti fondiari transnazionali e accaparramenti di terreni.

Gli autori forniscono un'analisi dettagliata dei fattori che sono stati identificati come driver o precursori delle “corse alla terra” avvenute nel XXI secolo - come la crisi dell'approvvigionamento alimentare in periodi di aumento della domanda di prodotti agricoli, la richiesta di produzione di energia rinnovabile o la necessità di diversificazione degli investimenti finanziari – per tracciare un parallelo con le condizioni attuali.

Dopo il 2008, all'indomani della crisi finanziaria e alimentare globale, si è verificato un notevole aumento di investimenti fondiari, le cosiddette acquisizioni di terreni su larga scala.

spiega Maria Cristina Rulli docente di Idrologia nel nostro ateneo.

Le acquisizioni di terreno su grande scala spesso prendono di mira terreni forestali che vengono successivamente ‘sviluppati’ attraverso il disboscamento, portando alla distruzione dell'habitat, a maggiori emissioni di gas serra e alla perdita di accesso alla terra ancestrale da parte delle popolazioni locali che storicamente facevano affidamento su queste foreste per legna da ardere, cibo o riparo.

L’analisi riflette sulle implicazioni politiche della transizione agraria associata a questa nuova ondata di acquisizioni di terra, ricordandoci che i quadri politici attualmente in vigore sono stati storicamente inefficaci nel prevenire la precedente corsa alla terra e i suoi impatti dannosi sui mezzi di sussistenza e sull'ambiente.

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Agritech @polimi