Sergio Giovanni Mariotti

Professore emerito del Politecnico di Milano

 

"Ha avuto un ruolo di primo piano nella ricerca economico-industriale e del cambiamento tecnologico in Italia ed è tuttora riferimento autorevole ed influente per lo sviluppo di questa disciplina nel paese. Tra i padri fondatori dell’Ingegneria Gestionale in Italia, al Politecnico di Milano ha guidato una scuola di ricerca nella quale sono cresciuti numerosi studiosi oggi riconosciuti tra i più autorevoli esponenti dell’Ingegneria Economica-Gestionale italiana. Per molti anni è stato Direttore Scientifico del CIRET (Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Economia delle Telecomunicazioni), una delle prime iniziative interdipartimentali del Politecnico, nata su stimolo del Rettore Carassa con l’obiettivo di raccogliere la sfida della ricerca interdisciplinare necessaria a comprendere l’intreccio tra i grandi cambiamenti tecnologici e istituzionali. Nel 1989 è tra i fondatori dell’Associazione Italiana di Ingegneria Gestionale, della quale diventerà negli anni Presidente e membro del consiglio direttivo.

I suoi interessi di ricerca si orientano lungo due filoni scientifici assai rappresentativi dell’Economia Industriale: da una parte la geografia economica e l’internazionalizzazione delle imprese, dall’altra l’innovazione, le nuove tecnologie e la struttura industriale. In questi ambiti ha coordinato e diretto numerosi progetti di ricerca nazionali ed internazionali, tra i quali è opportuno ricordare le pionieristiche ricerche promosse dal CNEL sull’internazionalizzazione dell’economia italiana, che a distanza di quarant’anni proseguono sotto la sua direzione con il sostegno dell’Istituto per il Commercio con l’Estero. Molte sono le istituzioni accademiche, i centri di ricerca e gli uffici studi, che nel corso degli anni lo hanno chiamato in qualità di membro di comitati scientifici e tecnico-scientifici.

Membro dei comitati di redazione delle principali riviste di economia e management italiane, a Sergio Mariotti si deve una copiosa attività pubblicistica, continua nel tempo; è autore di più di 400 lavori, alcuni dei quali compaiono sulle più prestigiose riviste internazionali del settore."

[testo estratto dalle motivazioni di nomina del 2019]