Luisa Bicelli

Professoressa emerita del Politecnico di Milano

 

  • Anno di nomina: 2003
  • Struttura di appartenenza: Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "G. Natta"

"La Professoressa Luisa Bicelli in Peraldo, dopo essersi laureata in Chimica Industriale nel 1950 all'Università degli Studi di Milano, si laureò in Fisica nel 1953 presso la stessa Università, frequentò l'Istituto di Chimica Industriale del Politecnico di Milano come borsista dal 1951 e successivamente l'Istituto di Chimica Fisica, Elettrochimica e Metallurgia del Politecnico di Milano come assistente dal 1955, ordinario dal 1959, aiuto dal 1962 e professore aggregato di Chimica Fisica dal 1969. Nel 1973 divenne professore straordinario di Chimica Fisica e quindi ordinario, poi di Chimica Fisica dei Materiali Solidi, sempre al Politecnico di Milano.

È stata incaricata del corso di Chimica Fisica II dal 1961, poi di Chimica Fisica dei Materiali Solidi dal 1992, con incarico anche di Elettrochimica e Tecnologie Elettrochimiche nel 1972. E' stata delegata del Preside della facoltà di Ingegneria per Ingegneria Chimica dal 1997 e relatrice di numerose tesi di Laurea e di dottorato di allievi di diverse Facoltà milanesi. Dal 1970 è stata direttore del Centro di Studio sui Processi Elettrodici del CNR presso il Dipartimento di Chimica Fisica Applicata, ora Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica "G.Natta". Dal 1978 al 1993 ha fatto parte del Consiglio Scientifico dell'Istituto di Corrosione Marina dei Metalli del CNR a Genova. La Professoressa Bicelli è stata posta in quiescenza a partire dal 1° novembre 2002.

L'attività scientifica della Professoressa Bicelli è stata svolta nel settore dell'elettrochimica dei metalli, ed in particolare ha riguardato l'elettrodeposizione di metalli, leghe e semiconduttori; i processi di sviluppo e permeazione di idrogeno nei metalli; i materiali innovativi per celle solari e per batterie al litio. Particolare interesse hanno avuto gli studi degli ultimi anni sui difetti strutturali negli elettrodepositi metallici, l'elettrodeposizione di composti intermetallici semiconduttori, lo studio con tecniche fotoelettrochimiche dei processi di danneggiamento da idrogeno negli acciai trattati meccanicamente e termicamente. In questi ed altri settori ha pubblicato circa 220 lavori apparsi su riviste internazionali e nazionali di Chimica-Fisica ed ha ottenuto 4 brevetti. È nota internazionalmente per i lavori pubblicati e per le numerose conferenze su invito. Ha collaborato con l'Accademia Reale delle Scienze Svedese presentando candidature al premio Nobel per la Chimica nel 1991."

[testo estratto dalle motivazioni di nomina del 2003]