Addotti fra allotropi del carbonio, ossidi-idrossidi inorganici e derivati del pirrolo
Data di pubblicazione
27-06-2018Codice
CH.16.022.AStato
LicenziatoData di priorità
09-11-2016Fase
Nazionale e internazionale (PCT)Titolare
Politecnico di Milano e Pirelli Tyre S.p.A.Dipartimento
DIPARTIMENTO DI CHIMICA, MATERIALI E INGEGNERIA CHIMICA "GIULIO NATTA"Autori
Vincenzina Barbera e Maurizio GalimbertiDescrizione
È nota l’importanza, nel mondo dei materiali, degli allotropi di carbonio, nei quali il carbonio è ibridizzato sp2. Nei materiali compositi polimerici, gli allotropi del carbonio hanno lo scopo di promuovere il rinforzo meccanico, così come la conducibilità elettrica e termica.
Spesso però queste dispersioni risultano instabili portando ad un insufficiente trasferimento delle proprietà degli allotropi alla matrice, che può essere sia liquida (un solvente) che solida, generalmente di natura polimerica.
L’obiettivo dell’invenzione è quindi quello di realizzare un disperdente universale per gli allotropi del carbonio, che porti ad avere addotti stabili sia in mezzi idrofili che lipofili.
L’addotto è il risultato della reazione tra un composto avente un anello pirrolico con diversi sostituenti sull’azoto, un allotropo del carbonio con atomi ibridizzati sp2 e un ossido-idrossido inorganico. In questo modo essa consente di poter inserire sull’addotto tipi diversi di gruppi funzionali e dunque consente di modularne il parametro di solubilità. In questo modo si ottimizza la compatibilità con la matrice.
La reazione viene fatta avvenire sull’allotropo stesso rendendo quindi il processo più semplice e veloce, inoltre nessun composto chimico viene rilasciato nella matrice.