INCONTRO CON MARGHERITA MAIURI

VINCITRICE DEL PREMIO ENI AWARD 2015

5 agosto 2015

Questo premio è per me motivo di grande orgoglio, deriva da tanti sforzi, sacrifici e da una grande passione che mi motiva. E’ stata premiata l'eccellenza della ricerca che si fa al Politecnico, in particolare del gruppo in cui ho potuto svolgere il mio dottorato guidato dal Professor Giulio Cerullo. Credo che lavorare in un contesto stimolante, con persone entusiaste del proprio lavoro, avendo la possibilità di stabilire collaborazioni con gruppi di ricerca di fama internazionale sia stata la chiave di questo successo

afferma con entusiasmo Margherita Maiuri, ex-dottoranda del Dipartimento di Fisica ed ora post-doc a Princeton negli Stati Uniti, vincitrice del Premio Eni Award 2015 nella sezione “Debutto nella ricerca”.

Ogni anno vengono premiate due tesi per giovani che hanno conseguito il dottorato in università italiane e hanno meno di 30 anni, Margherita si è aggiudicata il Premio grazie alla sua tesi nel campo delle energie rinnovabili, dal titolo: “Ultrafast Energy and Electron Transfer Processes in Natural and Artificial Light Harvesting Systems”.

“Nella mia attività di ricerca, che ha a che fare con lo studio dei processi fotosintetici, la natura funziona da ispiratrice e fornisce delle linee-guida per provare a costruire processi biomimetici che replicano, appunto, quelli osservabili nelle piante. Con impulsi laser ultrabrevi è stato possibile osservare in tempo reale le fasi iniziali del processo fotosintetico ”.

Per Margherita si tratta di una vera e propria sfida:

l'idea è quella di trovare nuovi materiali artificiali che riproducano la raccolta e il trasferimento dell'energia solare in modo efficiente, così come accade per gli organismi naturali.

Dei suoi studi politecnici Margherita ha uno splendido ricordo e tra due anni, conclusa la sua esperienza a Princeton, grazie ad una borsa di studio finanziata dalla Comunità Europea, la ritroveremo nuovamente qui a lavorare.

Vorrei portare al Politecnico ciò che sto imparando da questa esperienza, non solo dal punto di vista professionale. Qui tempi e modi per fare ricerca sono assolutamente autonomi, dettati dalla tua volontà e dal tuo entusiasmo, si ha la possibilità di contattare ricercatori di altissimo profilo e stabilire le basi per nuovi progetti o idee.

“E’ difficile fare previsioni per il futuro, sicuramente proseguirò con la carriera nel mondo accademico cercando di conciliarla con la vita privata, ho infatti un fidanzato che come me lavora negli Stati Uniti e con cui condivido la passione per i viaggi”.

Sicuramente uno dei viaggi che rimarrà nel cuore di Margherita sarà quello che farà ad ottobre: andrà a Roma per ritirare il premio che le sarà consegnato direttamente dal Presidente della Repubblica.