Processo fotopolimerico di produzione di propellente solido

Data di pubblicazione

13-09-2021

Codice

DAER.18.075.A

Stato

Disponibile

Data di priorità

15-04-2019

Fase

Nazionale (brevetto concesso) e Internazionale (PCT)

Titolare

Politecnico di Milano, Politecnico di Torino

Dipartimento

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE AEROSPAZIALI

Autori

Filippo Maggi, Simone Garino, Marco Sangermano, Dario Giuseppe Marcello Pastrone

Descrizione

Si propone un innovativo processo di produzione di grani di propellente solido composito per endoreattori chimici (propulsori a reazione) in cui la miscela di partenza, costituita da componenti solidi (e.g. ossidante cristallino) e liquidi (e.g. monomero o prepolimero), viene depositata e successivamente solidificata grazie ad un processo di polimerizzazione basato su foto attivazione.

L’idea proposta consiste nel realizzare la produzione dei grani di propellente solido svincolandosi dal processo classico per colata, caratterizzato da non pochi limiti, il principale dei quali a carico delle geometrie realizzabili. Per far ciò si è sviluppata più di una formulazone adeguata ad ottenere completa reticolazione in tempi estremamente ristretti, consentendo un processo di deposizione continua capace di garantire controllo di dettaglio sulle geometrie finali prodotte; ciò è stato possibile grazie all’adozione del processo di fotoreticolazione promossa da irraggiamento UV. Diventa quindi possibile semplificare il processo produttivo, abbatterne i costi, limitare la presenza di componenti tossici in produzione, aumentare i gradi di libertà e di controllo sul progetto.

Campo di applicazione

<li> Propulsione a razzo per applicazione ai lanciatori; </li> <li> Propulsione a razzo per applicazioni militari; </li> <li> Propulsione a razzo per attività scientifica di ricerca (Razzi sonda); </li> <li> Produzione di cariche per razzi da segnalazione o simili; </li> <li> Produzione dipellet di materiale energetico per gas-generator. </li> </ul> </p>

Vantaggi

<p> <ul> <li> Riduzione del rischio produttivo associato alle fasi di curing; </li> <li> Riduzione della tossicità sia in fase realizzativa che di impiego; </li> <li> Riduzione del costo complessivo del processo di produzione; </li> <li> Aumento dei gradi di libertà nel controllo della spinta; </li> <li> Aumento delle geometrie realizzabili; </li> <li>Prototipazione. </li> </ul> </p>

Stadio di sviluppo

Validata a livello di laboratorio

Contatto

licensing.tto@polimi.it

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