Struttura Edilizia Modulare

Data di pubblicazione

21-08-2020

Codice

ABC.19.079.A

Stato

Disponibile

Data di priorità

01-01-1970

Fase

PCT

Titolare

POLITECNICO DI MILANO

Dipartimento

DIPARTIMENTO DI ARCHITETTURA, INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI E AMBIENTE COSTRUITO

Autori

Elena Mussinelli, Andrea Tartaglia, Gianpaolo Cugola, Joseph DI Pasquale, Roberto Mandurino

Descrizione

L’idea consiste nel riconcepire un edificio a funzione residenziale di un sistema edilizio e tipologico sensorizzato, integrato tramite una apposita piattaforma informatica per il monitoraggio delle prestazioni dell’edificio e dei comportamenti abitativi, per la gestione integrata delle relazioni utente/edificio, gestore/edificio, gestore/utente. A questo scopo la struttura costruttiva dell’edifico viene suddivisa in due gruppi tecnologici autonomi, distinti ma combinati, che raggruppano tutti i sottosistemi edilizi tradizionali secondo la durata del loro ciclo di vita. Il primo gruppo concentra tutti i sistemi edilizi a lungo ciclo di vita di un edificio sia tecnologici che tipologici: strutture, centrali e dorsali impiantistiche, circolazioni verticali e connessione con sistemi e contesto urbani. Il secondo gruppo è costituito da componenti abitativi direttamente legati ad ogni singolo utente, alle sue preferenze e ai suoi comportamenti che raggruppano funzionalità e tecnologie a breve ciclo di vita, sono inseriti fisicamente in appositi alloggiamenti previsti nella struttura madre ma possono essere rimossi e sostituiti. La standardizzazione delle funzionalità del componente abitativo (living device) consente di definire le sue dimensioni senza nessun vincolo rispetto allo spazio abitativo (living pod) che lo accoglie che è invece parte della struttura madre, se non quelli dello standard di connessione. Questo consente di differenziare le tecnologie costruttive ottimizzando le proprietà e i vantaggi delle tecnologie tradizionali (on site) per la struttura madre, e le economie di scala della standardizzazione e della produzione modulare in serie per i componenti abitativi. Per questa ragione la tecnologia viene denominata “ibrida modulare”.

Campo di applicazione

COSTRUZIONI

Vantaggi

La struttura edilizia così concepita risolve il problema tecnico in quanto comprende dei moduli di unità costruttive che sono inseribili ed estraibili in/da una struttura portante. Le singole unità costruttive sono sostituibili, mentre la struttura portante è destinata ad un tempo di vita maggiore. In particolare, gli impianti comprendono una prima porzione funzionale ricavata all'interno della struttura portante, ed almeno una seconda porzione funzionale per ciascuna unità costruttiva, posta nell'unità costruttiva stessa. Quando un’unità costruttiva è inserita nella struttura portante, la rispettiva seconda porzione funzionale è collegata alla prima porzione funzionale e l’impianto è attivo. Qualora si desideri modificare o sostituire uno o più impianti in un’unità costruttiva, è sufficiente estrarre la singola unità costruttiva ed agire sulla singola unità estratta, in particolare sulla seconda porzione funzionale posta nell'unità costruttiva. In questo modo si evitano interventi distruttivi sulla struttura portante. Quando l’unità costruttiva viene re inserita nella struttura portante l’impianto è reso nuovamente attivo. Eventualmente, è anche possibile sostituire l’unità costruttiva estratta con una nuova già pronta, già compresa delle modifiche all'impianto richieste. In tal modo diminuiscono notevolmente i tempi di lavoro. Grazie alla struttura edilizia secondo la presente invenzione è possibile effettuare modifiche agli impianti senza interventi invasivi ed in tempi minori. Inoltre, tale struttura edilizia consente di spostare l’intera unità costruttiva qualora un utente desideri spostarsi da un edificio ad un altro.

Stadio di sviluppo

Stadio sperimentale e sviluppo di una simulazione del modello di funzionamento.

Contatto

licensing.tto@polimi.it

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