Metodo per la lavorazione e/o l’attivazione meccanica di polveri tramite sfere

Data di pubblicazione

22-03-2018

Codice

DAST.16.062.A

Stato

Disponibile

Data di priorità

21-11-2017

Fase

Nazionale

Titolare

Politecnico di Milano

Dipartimento

DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE AEROSPAZIALI

Autori

Giovanni Colombo, Luciano Galfetti, Filippo Maggi, Stefano Dossi, Christian Paravan

Descrizione

Il “ball milling”, introdotto a partire dagli anni ’70 in processi di preparazione di minerali, medicazioni, vernici, pirotecnica e ceramica, è un metodo che consiste nel processare una determinata quantità di materiale inserita in una “giara” contenente sfere posta in movimento da un macchinario noto come “mulino”. Seppure efficace, il metodo consente la produzione solo di piccole quantità di polveri utili su scala laboratoriale.

Per ovviare a questo problema, è stato sviluppato e brevettato un metodo innovativo e facilmente scalabile a livello industriale per la lavorazione e/o l’attivazione meccanica di polveri (metalliche e/o non metalliche) tramite sfere portando il sistema giara-polvere-sfere alla frequenza di risonanza.

A tale scopo, il metodo prevede l’uso di un miscelatore risonante acustico ad azione verticale, orizzontale o combinata in grado di raggiungere alte accelerazioni garantendo un efficace trasferimento energetico tra sfere e polvere.

La metodologia è da considerarsi complementare e non sostitutiva a quelle standard oggi utilizzate. La sua versatilità consente di ottenere un’efficace regolazione dei parametri operativi, alcuni dei quali non modificabili con metodiche standard. A titolo esemplificativo e non esaustivo si menzionano la forma interna della giara di attivazione e il tipo di azione esercitata dalle sfere sulla polvere (impatto o frizione).

Il metodo, già testato con successo su una lunga serie di ingredienti (Mg, Al, Acciaio, Grafite, Silicio, Ossidi Metallici, etc.), consente di produrre potenzialmente qualunque tipo di polvere con caratteristiche desiderate (struttura, composizione, incorporazione o rivestimento con altri materiali, forma delle particelle, superficie specifica, livello di impurità, contenuto metallico, dimensione dei cristalliti, etc.).

Campo di applicazione

Produzione di: <li> ingredienti a reattività controllata per materiali energetici (propellenti esplosivi); </li> <li> polveri per “additive manufacturing”; </li> <li> particelle multicomponenti, strutturate e nano-strutturate; </li> <li> ingredienti ottimizzati per mix di polveri e dispersioni (cosmetici, farmaci, o paste tecniche). </li>

Vantaggi

<li> Minori tempi e costi di produzione </li> <li> Processi di lavorazione e attivazione più efficienti </li> <li> Produzione di materiali innovativi </li> <li> Flessibilità e adattabilità del processo </li> <li> Scalabilità del processo </li>

Stadio di sviluppo

Prototipo

Contatto

licensing.tto@polimi.it

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