Dispositivo per la Terapia non Farmacologica del Treno per malati di Alzheimer

Data di pubblicazione

27-01-2016

Codice

DE_D.14.035.A

Stato

Disponibile

Data di priorità

02-05-2015

Fase

Comunitario

Dipartimento

DIPARTIMENTO DI DESIGN

Autori

Alessandro Biamonti, IvoCilesi, Lapo Lani

Descrizione

Oggetto di questa invenzione è un dispositivo ambientale in grado di fornire le migliori condizioni per la messa in atto di una specifica Terapia Non Farmacologica. La comunità medico-scientifica, in relazione alla Sindrome di Alzheimer, sta da tempo segnalando le Terapie Non Farmacologiche come approccio prioritario, soprattutto per gli stadi avanzati della malattia. Questo approccio si differenzia dal classico approccio Farmacologico in quanto pone come alternativa all’assunzione di farmaci (tipicamente sedativi), la messa in atto di pratiche di natura cognitiva o occupazionale. La pluriennale sperimentazione e verifica in vari Paesi ha potuto dimostrare sia l’efficacia di queste terapie, sia quanto questa costituisca il risultato di una particolare attenzione. Attenzione rivolta ai luoghi nei i quali queste terapie si effettuano, così come ai modi ed alle reazioni personali degli interessati. La Terapia Non Farmacologica del caso specifico si rivolge a quei casi in qui, soprattutto all’interno di nuclei Alzheimer, si manifestano casi di disturbi comportamentali dovuti a stadi di ansia, spesso ansia da fuga. I terapeuti, esplorando quella che potremmo definire come “memoria sociale condivisa”, rispetto a questa particolare tipologia di disturbi, hanno messo a punto una terapia che simula un viaggio, segnatamente un viaggio in treno. L’esperienza del viaggio in Treno è infatti l’esperienza più comune che possa accomunare il passato di persone appartenenti a diversi ambiti socio-culturali. La visione del mondo dal finestrino del treno rappresenta un riferimento visivo che, a prescindere dalla memoria personale, evoca diversi rimandi ad un’iconografia cinematografica di tutte le epoche del recente passato, e che ha sempre generato un senso di benessere e di quiete. Le componenti del viaggio in treno che risultano necessarie per ricreare condizioni generatrici di benessere, sono quindi le seguenti: - Finestrino, all’interno del quale poter osservare le immagini di un paesaggio che scorre; - Seduta, contenitiva e comoda, in grado di sostenere e dare sollievo; - Suono del treno, delle sue frenate e della sua corsa, così come del classico vociare che riempie gli scompartimenti. Deve essere garantito da un adeguato sistema audio; - Carrozza, ovvero un ambiente ben definito e perimetrato, anche in verticale, rispetto all’esterno; - Luce, le luci all’interno devono risultare calibrate rispetto alla luce “virtuale” dell’esterno. A questi componenti principali, si aggiungono alcuni dettagli, non per questo secondari, quali la presenza di stampe e valigie d’epoca, così come la possibilità di integrare webcam nella struttura per consentire un eventuale monitoraggio in remoto dell’ospite, da parte dell’operatore sanitario.

Campo di applicazione

Il mercato di riferimento è rappresentato principalmente dalle RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale), così come da Fondazioni ed Associazioni che si occupano delle Terapie per l’Alzheimer.

Vantaggi

La versione del Dispositivo ambientale in oggetto rappresenta l’ultima evoluzione in tale ambito, in quanto raccoglie il frutto di diversi anni di sperimentazioni. Una differenza sostanziale con i modelli sperimentali (presenti sul mercato?) sta proprio nella sua possibilità di essere riprodotto, spedito e allestito in tempi relativamente brevi, con garanzia di risultato finale adeguato. Da un punto di vista estetico, sono state messe a punto particolari soluzioni cromatiche e formali per evidenziare la percezione dello scompartimento del treno, così come particolari accortezze nel trattare la superficie che riprodurrà il viaggio. Le sperimentazioni hanno inoltre consentito di apportare rilevanti modifiche alle dimensioni generali, così come alle proporzioni dei vari componenti dell’interno. Si è infatti optato per una riduzione del locale “scompartimento”, anche per rendere più efficace la fruizione della componente sonora. Dal punto di vista strutturale, la presente versione è radicalmente differente, sia in termini di materiali, sia per quanto riguarda il layout che è stato messo a punto e che prevede una più efficiente articolazione del microambiente. Si è inoltre provveduto alla creazione di un “ingresso” che contiene sia alcune componenti tecniche necessarie (sistema di microclimatizzazione, gestione multimediale, etc.), sia alcuni elementi iconografici per rendere possibile una vera e propria “introduzione” al viaggio. Dal punto di vista tecnologico, la sperimentazione ha reso evidente quali fossero i punti di forza e di fragilità del progetto, in modo tale da poter mettere meglio a fuoco le potenzialità nella versione finale, che viene qui presentata.

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