Processo per la sintesi di serinolpirrolo e dei suoi derivati sostituiti

Data di pubblicazione

24-11-2014

Codice

CH.14.007.A

Stato

Disponibile

Data di priorità

13-06-2014

Fase

Fasi nazionali (Stati Uniti, Europa, Cina e Brasile), Italia (brevetto concesso)

Titolare

Politecnico di Milano

Dipartimento

DIPARTIMENTO DI CHIMICA, MATERIALI E INGEGNERIA CHIMICA "GIULIO NATTA"

Autori

Maurizio Stefano Galimberti, Roberto Sebastiano, Vincenzina Barbera, Attilio Citterio, Marco Antonio Valerio, Suresh Udhavrao Shisodia, Gabriella Leonardi

Descrizione

L’invenzione è relativa ad un nuovo processo di sintesi di molecole che presentano un anello pirrolico legato a un diolo, in particolare del serinolpirrolo e dei suoi derivati sostituiti. La reazione avviene senza l’uso di solventi organici o diluenti o altre sostanze chimiche quali acidi, semplicemente attraverso una miscelazione fisica di una dialdeide o un dichetone con un composto comprendente un gruppo amminico legato a due gruppi ossidrilici (es. serinolo) in quantità equimolari e a temperatura ambiente. Dalla reazione si forma un composto con tre cicli condensati molto stabile a temperatura ambiente. Il serinolpirrolo (e i derivati sostituiti) si ottiene per conversione del composto ciclico attraverso due modalità di reazione: 1. per riscaldamento della miscela di reazione a una temperatura preferibilmente compresa tra 120° e 160° C, per un tempo compreso tra 30 e 80 minuti e a una pressione tra 1 e 12 atm in funzione della temperatura oppure 2. mediante l’aggiunta di un allotropo del carbonio o dei suoi derivati (es. nero di carbonio, fullerene, ossido di grafite, grafene, nanotubi di carbonio a parere singola o  multipla) senza riscaldamento della miscela e l’aggiunta di solventi. Il serinolpirrolo risulta formare un addotto stabile con l’allotropo del carbonio e si possono così ottenere delle funzionalizzazioni particolari degli allotropi stessi che permettono un utilizzo più versatile delle cariche nere.

Campo di applicazione

I composti ottenuti con il metodo brevettato possono essere utilizzati per la compatibilizzazione di nanocariche carboniose (es. nanotubi di carbonio o grafene) con mezzi disperdenti liquidi o matrici polimeriche.

Vantaggi

Rispetto a quanto noto nelle letteratura scientifica, il processo non richiede l’uso di solventi o di catalizzatori chimici. Con il metodo brevettato, si riesce ad ottenere alte rese di prodotto puro, con il minimo utilizzo di energia (quindi a bassi costi).

Stadio di sviluppo

Sintesi di laboratorio

Contatto

licensing.tto@polimi.it

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