Leonard Kleinrock al Politecnico di Milano

Il “padre” dei primi collegamenti in rete in un evento su passato, presente e futuro di Internet

Uomo dalle capacità visionarie, già nel 1969 Kleinrock aveva previsto la futura diffusione capillare dei mezzi informatici e di Internet in tutto il mondo, e in un comunicato stampa scriveva: “Per ora, le reti di computer sono ancora nella loro infanzia. Ma con il loro crescere e diventare più sofisticate, probabilmente vedremo la diffusione di ‘mezzi informatici’ che, come le attuali utility elettriche e telefoniche, serviranno singole case e uffici in tutto il paese”.

Oltre a numerosi premi e riconoscimenti Internazionali, Kleinrock ha ricevuto nel 2007 la National Medal of Science, la più alta onorificenza conferita dal Presidente degli Stati Uniti per i traguardi raggiunti in campo scientifico.  È membro della National Academy of Engineering, della American Academy of Arts and Sciences e delle maggiori associazioni scientifiche internazionali. 

Nel suo intervento al Politecnico, Kleinrock ha dimostrato come gestire in modo ottimale la congestione della rete: risultati semplici, importanti e generali per capire che l’ottimo si ottiene rispettando la regola “Keep the pipe just full, but no fuller”. Scoprire quanto traffico di dati può essere supportato dalla rete senza che sorgano problemi e utilizzare questa informazione per non sovraccaricare il flusso né sottoutilizzarne la capacità. 

Rispondendo a domande sul futuro di Internet, ha espresso preoccupazione per gli attacchi alla rete, che potrebbero distruggere l’essenza stessa di Internet, trasformandolo in un sistema chiuso e controllato da pochi. Nonostante queste paure, Kleinrock ha affermato di avere ancora speranza per la nascita di sistemi di sicurezza avanzati.

“Una soluzione potrebbe essere la crittografia omomorfica che permette di codificare dati e programmi e impedisce di decodificarli finché non si ha bisogno di leggerli. Un’altra possibilità è la definizione di un’architettura in cui gli elementi che attraversano la rete non mostrano né la loro provenienza né la meta, informazioni importanti per chi cerca di penetrare nel sistema. Per quanto riguarda le infrastrutture, invece, è abbastanza chiara la direzione verso cui si sta andando: IOT, mobility, nomadic computing. Tutto ciò porterà probabilmente ad un sistema globale in cui Internet sarà dappertutto e invisibile, un po’ come l’elettricità”.

Kleinrock ha poi sottolineato come sia quasi impossibile prevedere le applicazioni di questa evoluzione, come era successo con le email, napster, youtube e i social networks.

“E questa è una cosa meravigliosa. Abbiamo creato un sistema che continuerà a sorprenderci con nuove funzionalità, ed è fondamentalmente una formula per le generazioni future che potranno dar vita a nuove applicazioni, stimolando continuamente la creatività e l’innovazione”.