02.08.2021 12:00

Inaugurata la prima Capanna TWIN al Passo della Cisa

Una struttura di accoglienza su Sentiero Italia CAI e Via Francigena, realizzata attivando una catena di solidarietà

È stata inaugurata il 31 luglio, al Passo della Cisa, il primo prototipo di Capanna TWIN, una struttura di accoglienza a servizio del turismo lento lungo il Sentiero Italia CAI e la Via Francigena, realizzata dal Politecnico di Milano e dal Club Alpino Italiano nell’ambito del progetto TWIN - Trekking Walking and cycling for Inclusion. Il progetto è coordinato dal Politecnico e cofinanziato dal CAI, coinvolgendo una pluralità di attori.

È stato sviluppato grazie all’edizione 2019 di Polisocial Award, il programma di responsabilità sociale del Politecnico di Milano che reimpiega in attività di ricerca sociale i fondi del cinque per mille.

In un presente sommerso di velocità, in cui si crede che essere veloci sia l’unica soluzione per vincere le crisi – mentre chi è lento è destinato a soccombere – il team di ricerca vuole sostenere che la lentezza è una risorsa preziosa, di cui non solo non possiamo fare a meno, ma che dobbiamo addirittura incoraggiare, tanti sono i suoi benefici.

La capanna è stata realizzata con legname di recupero della tempesta Vaia, lavorato presso la falegnameria della Casa Circondariale di Monza. La struttura è simile a un bivacco di montagna, che non resta però abbandonato a sé stesso, ma diventa invece un crocevia, un luogo di scambio in cui i viaggiatori incontrano il territorio e i suoi abitanti. L’accoglienza di pellegrini, escursionisti e ciclisti sarà garantita dalla Cooperativa di comunità Berceto Nova che, in collaborazione con il Comune di Berceto, avvierà al lavoro persone fragili.

Tutta la filiera della Capanna TWIN è stata pensata per massimizzare i benefici di solidarietà sociale. Il nome del progetto, TWIN, significa “gemello” perché le sue idee chiave si articolano per binomi: turismo lento e inclusione sociale, linee lente e recupero di spazi sottoutilizzati, infrastrutture e servizi. L’ambizione è definire un modello replicabile per la rigenerazione dei territori marginali e fragili solcati da linee lente, dando slancio alle economie locali attraverso un turismo itinerante lungo ciclabili e cammini, che sia occasione di inclusione sociale.

TWIN è stato ideato da un gruppo di ricerca che unisce ingegneri, architetti e urbanisti del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, già ideatori di VENTO, la più lunga ciclabile turistica del Nord Italia. Da più di dieci anni il gruppo di ricerca si impegna nel progettare una visione turistica lenta per la rigenerazione dei territori fragili. Se con VENTO è stata progettata una ciclabile lunga 700 km che corre lungo gli argini del fiume Po, con TWIN si sta sperimentando un nuovo progetto di territorio per la rinascita dei cammini attraverso pratiche di inclusione sociale. In questa sfida sono coinvolti, oltre al DAStU, anche il Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria (DEIB) e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (DICA).

Per la prima capanna TWIN sono serviti due anni di lavoro intenso, reso possibile grazie alla preziosa collaborazione delle ulteriori realtà che hanno abbracciato le idee di TWIN, come la Federazione Ciclistica Italiana, l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Consorzio di solidarietà sociale Oscar Romero, il personale docente dell’Istituto d’Istruzione Superiore Meroni di Lissone (MB), il falegname Gabriele Bertola, la Sezione di Parma del Club Alpino Italiano.