31.05.2023 16:00

Futura: il masterplan strategico del Politecnico per Salsomaggiore

Presentato ad architetti, urbanisti e storici da tutta Europa al convegno internazionale “Le città di Igiea”

In occasione dei 100 anni delle terme di Salsomaggiore,ha avuto luogo il convegno internazionale “Le città di Igiea, luoghi termali fra memoria e progetto”, che ha portato a Salsomaggiore decine di esperti fra architetti, urbanisti, storici da tutta Europa.

Nel primo dopoguerra il Berzieri fece scuola nella corrente artistica dell’Art Decó termale: le due giornate hanno inquadrato tempo, forma e luogo di quel contesto culturale

spiega Emilio Faroldi, prorettore vicario del Politecnico di Milano e direttore scientifico del convegno.

In questa sede è stato illustrato il masterplan strategico firmato dal Politenico di Milano, che plasmerà forme e nuove sorti di Salsomaggiore. Un progetto del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, realizzato in sinergia con il Comune di Salsomaggiore e con gli strumenti operativi del nuovo Pug - Piano urbanistico generale.

Le terme di Salsomaggiore
Il masterplan
Il masterplan
Resa grafica della stazione di Salsomaggiore secondo il masterplan
Particolare delle terme di Salsomaggiore
Le terme di Salsomaggiore
Il masterplan
Pilar Vettori, Emilio Faroldi, Giovanna D'Amia
Emilio Faroldi e Federico Bucci donano copia del masterplan di Cesare Chiodi al comune di Salsomaggiore Terme

Lo abbiamo chiamato Futura

spiega Maria Pilar Vettori, docente della nostra Scuola di architettura. Una citazione di Lucio Dalla, certamente, ma anche, dopo Igiea, un’altra declinazione al femminile per l’energia creatrice che darà nuova vita a Salsomaggiore.

“Acronimo per Forme urbane termali fra urbanistica, rigenerazione ed architettura, Futura è soprattutto un respiro nuovo: siamo partiti fin dal 2017 con interviste ai residenti e con un confronto aperto con la città e i suoi rappresentanti, immaginando un luogo policentrico in grado di offrire quella fusione fisica e funzionale che oggi le città europee richiedono”.

Il masterplan si concentra su alcuni luoghi di Salsomaggiore da “curare” e rigenerare, come la stazione, l’arena dei Platani, la piazza del mercato, i parchi, nel nome di una multifunzionalità e di una dimensione policentrica della città.

Nel Rinascimento si progettavano le città ideali, chiamando a raccolta le migliori “firme” dell’arte: dopo anni di attesa ed incertezza, Salsomaggiore ha fatto lo stesso, affidando le ansie di una città complessa, stratificata, viva, talvolta anche ferita, al sapere visionario di architetti e progettisti. Per rendere concreta e reale quell’utopia in cui l’uomo da sempre prova a fondere la sua idea di ieri con lo slancio verso il domani.

Per le fotografie di Salsomaggiore e dei suoi edifici © Marco Stucchi
Per le fotografie del convegno © Francesca Bocchia fotografia