02.08.2022 16:00

Atleti Polimi – Lisa Gava

Intervista alla ciclista downhill e studente di Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie al Politecnico di Milano

Per la serie di incontri con gli Atleti Polimi, questo mese vi presentiamo Lisa Gava, 21 anni, di Vittorio Veneto. Lisa è una ciclista downhill e studia Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie al Politecnico di Milano.

Il downhill è un genere di mountain biking spettacolare e adrenalinico, che si pratica su terreni ripidi e sconnessi spesso caratterizzati da salti, cadute, pietraie e altri ostacoli.

Ciao Lisa, raccontaci come è nata la tua passione per il downhill.

Quando mi chiedono come mai faccio uno sport così adrenalinico e pericoloso mi piace dire che è tutta colpa di mio fratello e di mio padre! Per loro era sempre stato un hobby, per quando mio fratello era impegnato in gare di motocross. Un’estate, a Canazei, hanno noleggiato una bicicletta per me e mi hanno portata con loro; avrò avuto 14 anni.

Non lo trovavo male come sport, ma neanche così entusiasmante, a dirla tutta. Ciò nonostante, rimaneva un’occasione per stare tutti e tre insieme. Un anno dopo, mio fratello mi ha iscritta alla mia prima gara regionale di downhill e ho iniziato a vederci qualcosa di più interessante in questo sport, che praticavo comunque sporadicamente.

Così, dal nulla, nel 2017 mi sono lanciata a fare le mie prime gare nazionali e di anno in anno questa passione è cresciuta sempre più.

A quali ciclisti o sportivi in generale ti ispiri?

Non c’è una figura in particolare a cui mi ispiro. Per me ci sono moltissime figure, soprattutto femminili, a cui far riferimento per il loro coraggio e determinazione. Ognuna di loro ha una propria storia e un proprio percorso da raccontare e si può imparare moltissimo conoscendo come loro si sono approcciate alle difficoltà incontrare nella carriera sportiva.

Quale delle gare che hai affrontato ti ha emozionata di più?

Nell’estate del 2019 ho partecipato alla mia prima qualifica per una gara di coppa del mondo in Val di Sole. Il tracciato, chiamato Black Snake, è a detta dei riders uno dei più tosti al mondo.

Quella mattina pioveva, si scivolava molto e l’ansia era a mille. La qualifica in sé non è andata bene – ero troppo presa dall’ansia – ma l’atmosfera creata dai tifosi italiani e l’emozione di gareggiare al fianco delle migliori atlete di downhill al mondo per la prima volta hanno contribuito a rendere la giornata indimenticabile.

Lisa Gava in mountain bike
Lisa Gava
Lisa Gava in mountain bike
Lisa Gava
Lisa Gava in mountain bike
Lisa Gava
Lisa Gava in mountain bike
Lisa Gava
Lisa Gava in mountain bike

Che cosa rappresenta per te lo sport? Pensi che ti abbia insegnato qualcosa anche in altri ambiti della vita?

Probabilmente lo sport negli ultimi anni è stata la causa principale, in senso positivo, della mia crescita personale ed è diventato la mia valvola di sfogo. Mi ha insegnato a capire che spesso mi impongo limiti inutili e inesistenti, mi ha insegnato a credere nelle mie capacità e che bisogna impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi, senza fare confronti con il percorso altrui.

Perché hai scelto di studiare Ingegneria dei Materiali e delle Nanotecnologie? Perché proprio al Politecnico di Milano?

Ho sempre trovato curioso e innovativo il campo dei materiali, oltre alla loro importanza in qualsiasi applicazione. Il corso di studi proposto dal Politecnico di Milano l’ho considerato completo e molto interessante. Aggiungiamoci anche la centralità di questa grande città e la facilità con cui posso spostarmi con i mezzi (soprattutto con la bici appresso).

Come riesci a conciliare sport e studio?

È un bell’impegno! Ci vuole tanta, tantissima, organizzazione e dedizione. Personalmente trovo soddisfacente avere un impegno diverso dallo studio, perché mi permette di sfruttare al meglio il tempo dedicato ai libri e, soprattutto, mi dà la possibilità di staccare un po’ la spina.

In che modo il programma Dual Career ti aiuta in questo?

Il programma Dual Career mi permette di gestire la sessione di esami estiva in modo da non mancare agli impegni agonistici. Quest’inverno mi è stata inoltre data la possibilità di favorire dell’abbonamento annuo al centro sportivo Giurati e ho veramente apprezzato l’offerta.

Sei soddisfatta di aver scelto il Politecnico di Milano?

Sì, è un’università molto valida e mette a disposizione degli studenti molti servizi; anche se, purtroppo, i periodi di quarantena e didattica online non mi ha permesso di vivermi a pieno questa Università.

Che consiglio daresti ad un atleta che non sa se iscriversi o meno all’università?

Vivere grazie allo sport è un’incognita grandissima per me, soprattutto se si tratta di una disciplina minoritaria. L’università ti permette di avere le basi per un futuro più concreto, ma nulla toglie alla possibilità di continuare il proprio percorso sportivo. Ci vogliono sacrifici, senza dubbio, ma la soddisfazione finale per me è ancor più grande. 

Riesci a trovare tempo anche per la tua vita privata? Quali sono le tue passioni oltre allo sport e allo studio?

Riesco a trovarlo perché tengo a dedicare il mio tempo anche agli amici e alla mia famiglia, anche se vuol dire saltare un allenamento ogni tanto.

Non ho precisamente un’altra passione, ma mi piace molto provare attività nuove, soprattutto se adrenaliniche, fare passeggiate in montagna e fare la turista.

Cosa ti piace di Milano?

Mi piace la sua centralità e la sicurezza di poter trovare tutto ciò di cui ho bisogno nelle vicinanze. Per gli allenamenti nel weekend mi sposto quasi sempre in treno, non avendo a disposizione un’auto, e da Milano riesco a raggiungere qualsiasi località facilmente.

Quali sono i tuoi obiettivi e sogni, sportivi e non, per il futuro?

La scorsa stagione è stata per me difficile dal punto di vista mentale; quindi, i miei obiettivi per la stagione agonistica che inizierà a breve sono principalmente centrati su me stessa e la volontà di dare il 100% ad ogni gara. Questo non esclude il desiderio di vestire la maglia della Nazionale, un giorno.

Nel mio futuro lavorativo sogno di fare qualcosa il più possibile stimolante e, perché no, legato anche al mondo dello sport.

Per conoscere il programma Dual Career, che aiuta i nostri studenti che praticano sport ad altissimi livelli a portare avanti con serenità e profitto sia l'attività sportiva, sia quella didattica, visita il sito Polimi Sport.