28.07.202211:30

Tecnologie per svelare la composizione degli asteroidi

Il Politecnico di Milano coordinatore del Progetto CRADLE


Il Politecnico di Milano è coordinatore del progetto CRADLE (Collecting Asteroid-Orbiting Samples), finanziato nel quadro del programma europeo Marie Skłodowska-Curie Fellowship (MSCA-IF), che ha l’obiettivo di rendere l’esplorazione degli asteroidi più robusta e autosufficiente sviluppando soluzioni innovative per la raccolta di campioni di polveri di asteroidi e comete.

Questi corpi celesti contengono, infatti, informazioni fondamentali sulla nascita e l'evoluzione del nostro Sistema Solare. Non solo: sono ricchi di risorse preziose come metalli, silicati e acqua, che potrebbero essere raccolte attraverso future missioni finalizzate alla loro estrazione e sfruttate per consentire missioni autosufficienti di lunga durata. Tuttavia la composizione fisica degli asteroidi è varia e, nella maggior parte dei casi, poco conosciuta.

Il progetto CRADLE, condotto da Mirko Trisolini, ricercatore presso il gruppo COMPASS del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano, si pone proprio l’obiettivo di migliorare la nostra conoscenza degli asteroidi svelando la dinamica e la composizione delle loro polveri.

CRADLE esplora nuovi concetti per la raccolta di campioni di asteroidi studiando il modo di raccogliere particelle mentre sono ancora in orbita, senza perciò atterrare, evitando così operazioni complesse e rischiose. Le particelle - i campioni - possono essere generate colpendo l'asteroide con un piccolo ma veloce proiettile. Una volta colpito l'asteroide, le particelle vengono espulse dal cratere d'impatto con caratteristiche dipendenti dall'impatto stesso e dalle proprietà del bersaglio.

Si tratta di un processo complesso, per il quale utilizziamo modelli statistici, integrando anche le immagini dell'evento di impatto e del sito di impatto. La raccolta delle particelle in orbita si basa sulla previsione delle posizioni delle particelle dopo l'impatto; pertanto, il miglioramento della robustezza dell'analisi di impatto unito a metodi di analisi statistica è di fondamentale importanza. La raccolta in orbita significa, inoltre, capire dove posizionare il veicolo spaziale attorno all'asteroide e con quale tipo di strumento per la raccolta deve essere equipaggiato.

spiega Trisolini.

CRADLE quindi studia il movimento della particella attorno all’asteroide per prevedere quali regioni saranno più favorevoli alla raccolta e, stimando il numero di particelle, deriva la dimensione richiesta dello strumento per la raccolta.

Mirko Trisolini sta lavorando per svelare la dinamica delle polveri degli asteroidi alla Japan Aerospace Exploration Agency, sotto la supervisione della Prof.ssa Camilla Colombo (Politecnico di Milano) e del Prof. Yuichi Tsuda (JAXA), Project Manager della missione Hayabusa 2 che ha raccolto campioni dall'asteroide Ryugu e li ha riportati sulla Terra.

Visita il sito ufficiale di CRADLE

Space @polimi