INCONTRO CON DARIO POLLI, ASSEGNATARIO ERC GRANT

28 aprile 2015

"Dedicherò più della metà del budget di oltre 1 milione e 800 mila euro all’assunzione di persone. Le strumentazioni necessarie per sviluppare il mio progetto di ricerca sono infatti già disponibili in Dipartimento e sono convinto che una grossa parte del successo di un progetto dipenda dal personale umano. Spero di riuscire a creare un bel team di persone eccellenti, anche giovani che possano crescere ed imparare a fare ricerca". 

A parlare è Dario Polli, trentottenne ricercatore e docente del Dipartimento di Fisica che ha recentemente ottenuto un ERC GRANT, un finanziamento alla ricerca assegnato dall’European Research Council tramite un bando estremamente selettivo che concentra le risorse, assai corpose, su una ridotta rosa di proposte, valutate con rigore.

Abbiamo incontrato Dario all’indomani dell’assegnazione dei GRANT e gli abbiamo chiesto di parlarci del suo progetto, un innovativo sistema di microscopia laser per visualizzare in tempo reale le cellule tumorali e identificarle tramite la loro specifica risposta chimica.

“I motivi che mi hanno permesso di vincere il GRANT penso siano essenzialmente due – dice Dario entusiasta. "In primo luogo il progetto che ho proposto richiede un bel mix di competenze, proprio quelle che mi sono costruito negli ultimi anni di ricerca. Inoltre credo di aver presentato il progetto giusto, nel momento giusto: recentemente sono state fatte determinate interessanti scoperte scientifiche a riguardo e si sono rese disponibili sul mercato determinate specifiche attrezzatture che hanno fatto sì che il tempo fosse maturo per proporre un progetto così difficile e ambizioso. Non ho fatto altro che cogliere questa opportunità e capire che il candidato ideale per portarla a termine potevo essere io”.

Il Politecnico è un’isola felice dove fare ricerca. Il gruppo di ricerca sui laser di cui faccio parte, è all’avanguardia, ha una grossa fama internazionale, buone risorse e tante persone veramente valide che ci lavorano 

“Ciò che mi entusiasma di più di questo progetto - continua Dario - è il suo forte impatto sulla società. Tra cinque anni, infatti, potrebbe portare alla realizzazione di uno strumento usato nelle sale operatorie di tutto il mondo, grazie al quale i chirurghi potranno vedere in tempo reale dove è un tumore e soprattutto capirne in modo immediato e riproducibile l’entità e la tipologia, così da decidere come operarlo. Oggi questa analisi viene effettuata dall’occhio del patologo e quindi, in quanto umano, passibile di errore”.

Ma come funzionerà? "Lo strumento effettuerà l’analisi chimica e funzionale dei tessuti per la loro identificazione e classificazione utilizzando laser ad impulsi che sondano il contenuto chimico della materia, sfruttando la loro risposta vibrazionale. Questa firma vibrazionale diventa una specie di impronta digitale della molecola".


Passione ed entusiasmo lo muovono sempre, in ogni cosa che fa: "Del mio lavoro apprezzo moltissimo anche l’aspetto della divulgazione scientifica: mi piace l’idea di trasmettere la mia passione ad altri anche se è difficile perché richiede di rendere comprensibili concetti complessi, un salto di qualità senza tuttavia semplificare troppo. Al di fuori dell’ambito universitario ho avuto esperienze con studenti delle scuole superiori e, qualche settimana fa, ho tenuto una lezione sui laser a bambini dai 7 ai 13 anni, una bella sfida! Qualche anno fa, poi, grazie a un mio corso, ho convinto uno studente a cambiare Corso di laurea e a iscriversi ad Ingegneria Fisica, che soddisfazione!”.

Oltre a Dario, altri tre ricercatori del nostro Ateneo hanno ottenuto dall’ERC un Consolidator Grant, il premio destinato a chi ha 7-12 anni di esperienza dopo il Dottorato e un curriculum scientifico molto promettente. Sono Daniele Ielmini del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria; Manuela Raimondi del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica; Matteo Passoni del Dipartimento di Energia.

Un buon risultato per il Polimi, che su 13 progetti presentati se ne è visto approvare ben 4, in un quadro generale italiano non ottimale in cui, dopo anni di tagli e sotto-finanziamento alla ricerca e agli Atenei, nel 2014 solo poco più del 10% dei progetti presentati ha ottenuto un ERC GRANT.

“Il Politecnico è un’isola felice dove fare ricerca – conclude Dario. "Il gruppo di ricerca sui laser di cui faccio parte, in particolare, è all’avanguardia, ha una grossa fama internazionale, buone risorse e tante persone veramente valide che ci lavorano. A chi mi chiede perché non vado a lavorare all’MIT, io rispondo: il mio piccolo MIT è qui”.

Carta d'identità

  • Nome: Dario Polli
  • Età: nato a Milano il 5 settembre 1976
  • 2001 - Doppia Laurea in Ingegneria Elettronica al Polimi e all’École Centrale Paris (progetto T.I.M.E.)
  • 2005 - Dottorato in Fisica al Politecnico di Milano
  • 2005/2014 - ricercatore
  • 2014 - professore associato

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Visita il sito del progetto: http://www.vibra.polimi.it