Motivata a sognare
Grazie al concorso del Polimi, liceale incontra il suo mentor

29 giugno 2015

Simona e Alan, lei brillante studentessa siciliana e aspirante matricola al Politecnico di Milano, lui affermato fashion accessories designer milanese e Alumnus Polimi 2009. In comune, una passione: il design della moda.

Simona Allegra ha avuto l’occasione di conoscere Alan Della Noce grazie al concorso “Progetta il tuo sogno e incontra chi lo ha realizzato con successo” lanciato dal Politecnico di Milano durante l’Open Day di marzo in cui i partecipanti erano chiamati a raccontare in 500 caratteri il loro sogno di carriera.

Il racconto di Simona, insieme a quello di altri 5 ragazzi provenienti da tutta Italia, è stato selezionato e le ha permesso di trascorrere a Milano un week end che non dimenticherà, la cui tappa culminante è stata una cena esclusiva con un mentor d’eccezione. 

Alan è stato un mentor perfetto, fantastico in tutto, non potevo desiderare di meglio. Mi ha rivelato molti aspetti del mondo della moda che non conoscevo e mi ha colpito per la serietà e la responsabilità con cui si è calato in questo ruolo – ci ha raccontato Simona, che ora è rientrata a Catania per affrontare l’esame di maturità al Liceo classico Nicola Spedalieri

Simona è una ragazza piena di energia e fortemente motivata. Avere le idee chiare sulla pianificazione del proprio percorso professionale così giovane è davvero degno di nota – ci dice Alan

“Non sapevo cosa aspettarmi dalla cena” – continua Simona – “Avevo paura che non sarei riuscita a chiedere nulla al mio mentor e che sarei rimasta in silenzio l’intera serata. Gli organizzatori, i mentor e gli atri mentee, però, sono riusciti subito a farmi sentire a mio agio, così tutto è venuto da sé. Alan mi ha parlato dell’importanza della progettazione e del lavoro di squadra, e di quanto al Politecnico di Milano si punti su questi due aspetti. Un valore aggiunto nel mondo del lavoro, dove la progettazione e il metodo sono fondamentali”.

Per Alan la cena è stata una piacevole conferma: “Speravo di incontrare, oltre che mentor con lo stesso mio spirito politecnico, soprattutto ragazzi desiderosi di attingere dall’esperienza sul campo di noi alumni, ed è stato proprio così. L’atmosfera era ricca di entusiasmo, quell’entusiasmo che accomuna i ragazzi ai mentor e che è stato il fil rouge dell’evento”. “Ho cercato di trasmettere a Simona i principi del metodo politecnico: il focus sulla progettazione, l’attenzione alla funzionalità e il rispetto delle esigenze di committenti e consumatori”.

E per quanto riguarda il “sogno”?

Vorrei riportare la bellezza non solo nel mondo della moda, ma ovunque. In una società di massa come quella moderna, in cui regna l’omologazione, penso che la creatività possa fare la differenza e riportare la bellezza a 360°. Spero di riuscire a fare arte in maniera libera e dionisiaca, fuori dagli schemi, e di dimostrare che si può esprimere una propria individualità anche in un mondo del genere. La vittoria del concorso e, soprattutto, l’incontro con Alan, mi hanno reso ancora più sicura di aver fatto la scelta giusta e dato la carica per seguire la mia strada 

Simona si è infatti già iscritta al test di Design del 18 luglio e ha già pensato alla sistemazione, alloggerà in casa con altri due studenti suoi amici.
Anche Alan ha tratto un insegnamento dalla serata: “Simona mi ha fatto capire che la professione del designer è un mestiere privilegiato e mi ha ricordato che quello che sto realizzando attraverso il mio lavoro non è solo il suo sogno, ma anche il mio”.

Gli altri vincitori del concorso sono Giulia Ardizzoni del Liceo Artistico “D. Dossi” di Ferrara, Valentina Gualtieri del Liceo Scientifico “A. Volta” di Milano, Yashna Lillah del Liceo Linguistico “A. Manzoni” di Milano, Michele Rampini del Liceo Classico “R. Franchetti” di Mestre e Alessandro Secchi dell’Istituto Tecnico Industriale “Enea Mattei” di Sondrio. I loro mentor sono stati, rispettivamente, Monica Dalla Riva, European Design Manager di 3M, Filippo Perini, Design Director di Lamborghini, Stefano Boeri, Architetto, Andrea Accomazzo, Spacecraft Operations Manager dell’ESA e Carlo Carrettini, Direttore dell’Acquedotto di Milano.

Il sogno di Simona:

ISIS, CORRUZIONE, GUERRA, MAFIA, CATTIVERIA, TERRORISMO PER ME SONO TUTTI SINONIMI DI BRUTTEZZA.  IL MIO SOGNO È QUELLO DI RIPORTARE ATTRAVERSO LA MODA LA SENSIBILITÀ DEL BELLO. SOLO ATTRAVERSO LA PERCEZIONE DELLA BELLEZZA UN INDIVIDUO DIVENTA LIBERO, LIBERO DI SCEGLIERE. IN EFFETTI “ELEGANZA” SIGNIFICA PROPRIO “SCEGLIERE” E IO ATTRAVERSO LA MIA ARTE VOGLIO POTER FAR SCEGLIERE A OGNI SINGOLA PERSONA LA VITA. POI, SE ANNA WINTOUR VORRÀ, POTRÀ GENTILMENTE CEDERMI IL SUO POSTO.